ALLENAMENTO_365
scegliere di allenarsi non è obbligatorio !
venerdì 4 novembre 2016
venerdì 13 maggio 2016
L’IMPORTANZA DI AVERE UN ALLENATORE
"Un allenatore è qualcuno che ti dice quello che non
vuoi sentire, ti fa vedere quello che non vuoi vedere, in modo che tu possa
essere quello che hai sempre saputo di poter diventare." Tom Landry
Purtroppo sono in molti coloro che leggendo una rivista
che parla di corsa, di programmi oppure che consultando internet ritengono che
iniziare a correre, ma soprattutto continuare a correre dopo la fase iniziale
sia la cosa più semplice. Se da un lato la corsa è un’attività fisica alla
portata di tutti o quasi, cosi come l’abbigliamento, un orologio_cronomentro
anche da pochi euro e un paio di scarpe ( per queste meglio farsi consigliare)
dall’altro dopo un po’ potrebbero venir fuori dei problemi legati a fattori
diversi.
Quando ho iniziato a correre in modo diverso dalle corse
dietro un pallone o le gare tra amici nei campi, ossia dopo che, essendo arrivato 2° nella prova scolastica
alle medie “Lorenzo Ghiberti” ,legata ai Giochi della Gioventù, ho avuto la possibilità di ricevere come
premio un invito ad un corso all’atletica leggera presso l’Assi Giglio Rosso a
Firenze, categoria giovani (12 anni) e pertanto con l’ ASA Biagioli. La prima cosa che hanno fatto è stata quella di
presentarmi all’allenatore..un certo Calabretta.
Allenamento di corsa due volte
a settimana con un primo assaggio di 40’ di corsa continua con altri giovani
certamente meglio preparati di me. Mi ricordo ancora la fatica, ma allo stesso
tempo felice di aver corso per tutti i 40’.
La sede degli Assi Giglio Rosso è a metà strada nella salita che porta
al Piazzale Michelangelo pertanto o prima o dopo la salita la trovavi.
Alla fine c’era sempre l’allenatore che ci aspettava in
campo, qualche allungo o sulla pista ancora in terra rossa o di traverso stando
attenti ai giavellotti e al martello.
Per diversi motivi ho poi lasciato quel gruppo per
correre più vicino a casa con l’U.S.A.
Club Scandicci e anche qui un valido allenatore, Giuseppe Cindolo. Quello che
mi preme pertanto far presente e che non bisogna sottovalutare l’importanza
dell’allenatore. Sarà questo che predisporrà i dovuti carichi alfine di evitare
infortuni e/o sovrallenamento; con lui si dovranno valutare gli obiettivi e capire se e quando potranno essere
raggiunti.
Ritengo che solo con un allenatore si possano raggiungere
gli obiettivi prefissati o meglio si raggiungeranno prima che in modo autonomo
e certamente con meno infortuni.
E’ altresì vero che dopo un po’ c’è la tendenza a fare da soli, ma ci sarà un
motivo perché atleti di livello internazionale abbiamo ancora un allenatore.
L’allenatore è capace di predisporre una tabella personalizzata che verrà
gestita dall’atleta, in quanto questi ha raggiunto una buona autonomia per
gestire le varie fasi dell’allenamento, anche se poi dovrà essere l’allenatore
ha decidere come procedere nelle preparazioni successive sempre che l’atleta
abbia comunicato quanto fatto .
L’allenamento deve essere costruito in modo tale da
seguire alcuni dei principi fondamentali tra i quali : la gradualità, la
progressività dei carichi, il rispetto dei tempi e le modalità dei recuperi.
Si proprio il
“recupero” è uno degli elementi fondamentali in quanto molto spesso l’amatore
tende ad esagerare andando in sovrallenamento o overtraining. Tale situazione ,
ossia il non saper rispettare i tempi di recupero, porta a un probabile
peggioramento delle prestazioni nonostante l’atleta creda di continuare ad
allenarsi al massimo.
Inoltre l’amatore, non è come l’atleta professionista,
questo ha in carico anche gli stress derivanti da fattori di vita quotidiana.
L’allenatore aiuterà pertanto l’atleta a migliorare anche
la sensibilità nel riuscire a modulare qualsiasi allenamento in funzione anche
delle proprie sensazioni.
Giovanni Schiavo
sabato 7 maggio 2016
Alleno da tanto ...e buoni anche i risultati dall'inizio
Era 1982 è già allenavo...studiavo all'ISEF( Istituto Superiore di educazione Fisica) a Firenze, avevo già preso il brevetto come Istruttore del Settore Propaganda e fatto e superato il corso come Assistente Tecnico Regionale.
Con questi ragazzi abbiamo conquistato il 5° posto come società (Fulgor Prato)nel Campionato Italiano di Corsa Campestre a Grosseto.
Da sinistra Marco Farrugio, io, Fausto Innocenti, Riccardo Bertocci,Marco Falasca, (sotto) Gaetano Daniele( tuta diversa) e Galluzzo.
Con questi ragazzi abbiamo conquistato il 5° posto come società (Fulgor Prato)nel Campionato Italiano di Corsa Campestre a Grosseto.
Da sinistra Marco Farrugio, io, Fausto Innocenti, Riccardo Bertocci,Marco Falasca, (sotto) Gaetano Daniele( tuta diversa) e Galluzzo.
lunedì 2 maggio 2016
L'Ultratrailer, Adriano Genisi
Con Adriano abbiamo approcciato una preparazione che per gradi lo ha fatto crescere sia dal punto di vista fisico che mentale.
Il suo obiettivo, almeno in questa prima parte di stagione è l'Extreme Trail Dolimiti, 103 km con D+7150 mt e D- 7060 mt...quindi un bell'impegno.
Adriano si è impegnato al massimo e per valutare il grado di preparazione, per poi affrontare le ultime 6 settimane, ha corso The Abbots Way ossia l'Ultratrail sulla via degli Abati, 125 km con D+5100.
Bene ...abbiamo stabilito come partire...piano per poi crescere nella seconda parte.
E cosi è stato.
Una grande prestazione e arrivo con il sorriso
Il suo obiettivo, almeno in questa prima parte di stagione è l'Extreme Trail Dolimiti, 103 km con D+7150 mt e D- 7060 mt...quindi un bell'impegno.
Adriano si è impegnato al massimo e per valutare il grado di preparazione, per poi affrontare le ultime 6 settimane, ha corso The Abbots Way ossia l'Ultratrail sulla via degli Abati, 125 km con D+5100.
Bene ...abbiamo stabilito come partire...piano per poi crescere nella seconda parte.
E cosi è stato.
Una grande prestazione e arrivo con il sorriso
Leonardo De Toni
Con Leonardo abbiamo deciso di correre due maratone a distanza di poco tempo ed alla fine , anche se non abbiamo centrato il tempo voluto , il correre due maratone in poco più di 2:43' la dice lunga sia sull'atleta che sul programma seguito.
mercoledì 30 marzo 2016
LISA BORZANI...ED IO
Per due anni o qualcosa di più ho collaborato con Lisa Borzani nel predisporre i programmi di allenamento.Emozionante è stata la sua prima convocazione in nazionale e poi la seconda...essendo entrata di diritto tra le azzurre.A dicembre 2015 scelte diverse ci hanno allontanato...io seguo altri atleti lei invece ha trovato un altro allenatore, tuttavia queste sono le sue parole :
Lui e' Giovanni.
Uno tosto, coriaceo, indistruttibile, sanguigno.
Ha la Toscana nel DNA, il sud Italia che pulsa forte nelle vene e il Veneto nel cuore.
Non scende a compromessi e si espone sempre in prima persona perché la lealtà e la coerenza ce le ha nel sangue.
E' energia allo stato puro in qualunque momento ed in qualunque ambito.
Parla fluentemente il linguaggio della corsa su strada ma accetta la sfida di un corso accelerato di trail...perché lui e' Giovane dentro e vede la sfida come un' opportunità.
Lui fa del bene agli altri, anche a chi ne ha più bisogno.
Lo fa costantemente e gratuitamente regalando il bene piu' prezioso: il suo tempo...ma non vuole che si sappia perché lui e' capace di un " amore a perdere", senza tornaconto.
E' il COACH... il mio coach che sforna tabelle alle 3 di notte e risponde a mail di ogni tipo.
E' il mio coach che dice "sistemiamo assieme" anziché " hai sbagliato".
E' IL nostro Presidente e la sua/ nostra squadra Amatori Atletica Chirignago non si poteva chiamare in modo più azzeccato perché lui e' prima di tutto un AMATORE...amatore della corsa, dello sport e della vita.
Lui e' un Amatore CONTAGIOSO.
Grazie Giovanni!
Uno tosto, coriaceo, indistruttibile, sanguigno.
Ha la Toscana nel DNA, il sud Italia che pulsa forte nelle vene e il Veneto nel cuore.
Non scende a compromessi e si espone sempre in prima persona perché la lealtà e la coerenza ce le ha nel sangue.
E' energia allo stato puro in qualunque momento ed in qualunque ambito.
Parla fluentemente il linguaggio della corsa su strada ma accetta la sfida di un corso accelerato di trail...perché lui e' Giovane dentro e vede la sfida come un' opportunità.
Lui fa del bene agli altri, anche a chi ne ha più bisogno.
Lo fa costantemente e gratuitamente regalando il bene piu' prezioso: il suo tempo...ma non vuole che si sappia perché lui e' capace di un " amore a perdere", senza tornaconto.
E' il COACH... il mio coach che sforna tabelle alle 3 di notte e risponde a mail di ogni tipo.
E' il mio coach che dice "sistemiamo assieme" anziché " hai sbagliato".
E' IL nostro Presidente e la sua/ nostra squadra Amatori Atletica Chirignago non si poteva chiamare in modo più azzeccato perché lui e' prima di tutto un AMATORE...amatore della corsa, dello sport e della vita.
Lui e' un Amatore CONTAGIOSO.
Grazie Giovanni!
giovedì 24 marzo 2016
Traumi dello sport: lesioni ed altre patologie muscolari
Articolo tratto da www.eurosalus.com a firma Francesco Ciallella
Contrattura,
stiramento (o elongazione), distrazione e strappo muscolare. Sono termini che
capita spesso di sentire quando uno sportivo ben noto è obbligato a non giocare
o un infortunio o un trauma muscolare o tendineo hanno
bloccato la propria attività.
Nella pratica
sportiva, la traumatologia muscolare riveste un ruolo fondamentale
perché incide spesso sulle cause di assenza dal campo di allenamento.
Qui di seguito sono
elencati gli eventi più frequenti, considerando che alla base di tutti c'è
sempre una distrazione muscolare, causata da un trauma indiretto che provoca
una rapida e violenta trazione delle fibre muscolari durante la contrazione.
Questo può causare
o no l'interruzione delle fibre muscolari, e quindi si possono considerare:
·
Contrattura, distrazione senza soluzione di
continuità, cioè senza rottura.
·
Stiramento, distrazione con lesione di pochi
fascicoli o miofibrille.
·
Strappo, distrazione con rottura di molte
fibrille muscolari e conseguente stravaso ematico più o meno importante.
·
Anche la
sintomatologia varia secondo il tipo di lesione, e più precisamente si avranno
questi effetti:
·
Contrattura: il muscolo è dolente e la palpazione profonda
aumenta la sintomatologia; anche nei casi di dolore d'intensità minima o
moderata si ha un'importante impotenza funzionale a causa dell'incoordinazione
fra muscoli agonisti e antagonisti.
·
Stiramento: il dolore appare in maniera violenta e
improvvisa, ma spesso non pregiudica la possibilità di continuare
l'allenamento, anche se si è costretti a ridurre la performance. Altre volte
invece, l'impotenza funzionale è immediata, a causa della contrattura muscolare
secondaria allo stiramento stesso. Nel primo caso il dolore maggiore si avverte
dopo l'allenamento o addirittura il giorno dopo, mentre nel secondo caso il
giorno successivo possiamo trovare già uno stravaso ematico (se la lesione è
superficiale). La differenza tra i due casi è dettata dalla quantità di miofibrille
lesionate.
·
Strappo
muscolare: il dolore è di tipo
trafittivo con impotenza funzionale totale. Obiettivamente si può apprezzare
subito un ematoma, che può provocare notevole dolore anche alla palpazione
superficiale e si può manifestare l'impossibilità di allungare il muscolo
strappato.
Queste patologie
muscolari possono essere provocata da varie cause:
Cause meccaniche: tra queste troviamo delle brusche trazioni
sulle fibre muscolari, un'eccessiva ripetizione di un gesto atletico eseguito
ad alta velocità oppure un sovraccarico al muscolo stesso.
Cause
predisponenti: qui troviamo
tutta una serie di cause la cui individuazione ci permette di combattere e
prevenire il problema. Tra queste mi sembra doveroso sottolineare:
·
fattori
ambientali quali il freddo, l'alto tasso di umidità e le condizioni del terreno
di allenamento;
·
fattori
tecnici come l'insufficiente riscaldamento, l'insufficiente recupero dopo un
allenamento impegnativo sia per durata che per intensità, l'errata metodologia
di allenamento o l'errata esecuzione dell'allenamento stesso, un deficit di
flessibilità ed elasticità muscolare, l'incoordinazione tra muscoli agonisti e
antagonisti, un deficit della tecnica di corsa o delle elementari norme
igieniche di vita, quali alimentazione sana, riposo adeguato, rispetto dello
stress e della fatica, infiammazione
da cibo (che creando un edema del muscolo ne altera il fisiologico
asse naturale).
Anche se molte di
queste cause possono essere evitate o rimosse, la patologia muscolare può
colpire comunque, e a quel punto occorre fare una diagnosi accurata; una mano
esperta è già in grado di fare una diagnosi differenziale mediante la
palpazione, saggiando l'entità del tono muscolare e un eventuale stravaso
ematico.
Dove l'obbiettività
non è francamente valutabile, occorre aiutarsi con l'ecografia, grazie
alla quale il medico radiologo può valutare con precisione l'entità del danno.
Purtroppo però, la
contrattura muscolare non viene diagnosticata spesso con questo esame
strumentale perché il medico non rileva un'interruzione di continuità delle
fibre muscolari ed è allora necessario ricorrere alla risonanza
magnetica.
I tempi di recupero
Tutti si auspicano
una guarigione lampo, ma purtroppo se non si rispettano i tempi biologici di
guarigione, si rischia solo di posticipare il ritorno sui campi di allenamento.
Con l'esperienza
maturata negli anni posso dire che per una completa guarigione occorrono:
·
almeno 4-5
giorni per una contrattura;
·
dai 10 ai
20 giorni per uno stiramento;
·
oltre un
mese per uno strappo muscolare importante (salvo complicazioni!).
Il ritorno
all'attività sportiva deve in ogni caso avvenire quando si è certi della
scomparsa di fenomeni infiltrativi e reazioni infiammatorie, mentre il ritorno
all'attività agonistica deve coincidere con il pieno recupero del tono e
trofismo muscolare.
La terapia
La terapia per
queste lesioni prevede inizialmente l'applicazione di ghiaccio locale e il
riposo dell'arto per un periodo di tempo variabile secondo il grado di lesione
subito.
La somministrazione
di analgesici, emostatici e miorilassanti favorisce la guarigione, ma nelle
fasi iniziali il ghiaccio e il riposo sono fondamentali, mentre parallelamente
è importante iniziare precocemente il trattamento fisioterapico e riabilitativo
che varia secondo la patologia.
L'uso di un gel all'Arnica come Arnigel, è
di notevole aiuto anche nell'immediatezza del trauma (Arnica riduce lo stravaso
ematico) e va sempre affiancato all'impiego di un dosaggio pieno (6 perle al
giorno per qualche giorno) di Zerotox Ribilla, per la sua azione antinfiammatoria naturale. La Perilla, una delle componenti
di Ribilla, è un omega-3 dalle importanti azioni antinfiammatorie e antiedemigene.
Nella contrattura
dopo i 2-3 giorni di riposo è bene eseguire della massoterapia miorilassante e
dello stretching.
Nello stiramento si
può iniziare della fisioterapia strumentale (es. Tecar terapia) e della
massoterapia con la rieducazione funzionale.
Nello strappo
muscolare si può programmare l'inizio del trattamento riabilitativo con le
stesse modalità che abbiamo visto nello stiramento, avendo come primo obiettivo
il drenaggio dello stravaso ematico, successivamente alla fase manuale e strumentale
effettuare un'eventuale fibrolisi diacutanea per combattere e prevenire la
fibrosi cicatriziale e le possibili aderenze tissutali.
Il trattamento
riabilitativo prevede il rispetto dei naturali e fisiologici tempi di recupero,
la correzione degli squilibri muscolari, il recupero del corretto tono e
trofismo muscolare oltre alla ripresa della normale elasticità e flessibilità
dei muscoli interessati.
Ricordarsi in ogni
caso di:
·
non applicare calore sulla parte interessata, ma
anzi applicare ghiaccio nelle prime 24-48h;
·
non sottoporsi nell'immediato a sedute di
massoterapia;
·
non eseguire stretching appena dopo il trauma;
·
farsi seguire nel programma riabilitativo da
personale qualificato.
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